Sul retro del Palazzo Florio a Favignana c’è l’ospedale delle tartarughe marine gestito dall’Area Marina Protetta delle Isole Egadi. Qui vengono portati gli esemplari di tartaruga di mare, prevalentemente della specie Caretta Caretta, che vengono trovati feriti a causa di reti, ami da pesca e rifiuti di plastica.
Il centro è stato inaugurato nel 2015 e ha avuto già alcuni ospiti, talvolta è stato possibile salvare gli animali, ma in alcuni casi la tartaruga era troppo malandata per sopravvivere.
In data 12 luglio sono state portate due tartarughe al centro, praticamente in contemporanea, fatto abbastanza insolito.
Ecco come è stato annunciato sulla pagina Facebook del Comune di Favignana:
Il 12 luglio sono stati recuperati due esemplari di tartaruga marina della specie Caretta caretta in difficoltà, uno al largo delle coste di Marettimo e uno presso lo Stagnone di Marsala. L’intervento è stato reso possibile grazie alla segnalazione di alcuni diportisti e turisti e al prodigarsi delle Capitanerie di Porto, degli equipaggi dei mezzi di trasporto di linea e del personale dell’area marina protetta. Gli animali sono stati tempestivamente portati al Centro di primo soccorso per tartarughe marine dell’AMP, sito sull’isola di Favignana e affidati al personale veterinario specializzato, che li ha sottoposti agli esami biometrici di routine e agli accertamenti e cure veterinarie del caso.
Entrambi gli animali sono subadulti, con un’età stimata attorno ai 10 anni, e presentano segni di interazione con le attività di pesca professionale, per via della presenza di lenze fuoriuscenti dalla cloaca. Nel corso dei primi giorni hanno ripreso ad alimentarsi, un segnale di ripresa importante. Al momento restano sotto osservazione e terapia, in attesa di poter riprendere il mare e la propria libertà.
Ecco alcune foto delle due tartarughe:
Le due tartarughe, che hanno circa dieci anni, non sono state ancora battezzate ed é in corso sulla pagina Facebook dell’AMP un toto voto per sceglierne i nomi. I due esemplari hanno lo stesso problema: hanno mangiato un amo che dalle radiografie effettuate risulta incastrato nel corpo dell’animale. Dalla cloaca (ano) fuoriesce un pezzo di lenza a cui è stato applicato un galleggiante nella speranza di aiutare in qualche modo l’espulsione di più parte possibile del corpo estraneo. Gli animali sono sotto antibiotico.
Per vedere gli animali potete provare a passare sul retro del Palazzo Florio, se è aperto potete entrare, altrimenti potete telefonare all’AMP al numero 0923.921659 e il personale dell’AMP vi accompagnerà a vedere le tartarughe.
Alla gestione del centro collaborano il WWF Italia e Legambiente, mentre è stato realizzato con il contributo del Ministero dell’Ambiente e del Fondo Italiano per la Biodiversità promosso da Federparchi. L’attività del centro è sostenuta economicamente dal gruppo Bolton Alimentari spa (Marchio Riomare) ed è in programma il rafforzamento della struttura, per trasformarla in un vero e proprio Centro di Recupero, nell’ambito del progetto LIFE+12 Tartalife, finanziato dalla Commissione Europea, di cui l’AMP Isole Egadi è partner.
Se vi dovesse capitare di trovare una tartaruga ferita a mare, potete contattare il numero dedicato “SOS Tarta” 328.3155313, operativo 24 ore su 24, oltre che l’indirizzo di posta elettronica sostarta@ampisoleegadi.it“”