Alle 16 era tutto regolare. Alle 3 della notte tre pericolosi detenuti del carcere di Favignana sono evasi dopo avere segato le sbarre delle celle. Una fuga da film con tanto di lenzuola annodate per superare i 5 metri di altezza fra le mura di cinta e la sottostante strada. Manon è dell’evasione del terzetto – tutti ripresi dopo cinque giorni di fuga – di cui vogliamo parlare. Quello che ci interessa, al di là del garantismo (che ci può stare) e del buonismo (che a volte si rivela eccessivo) è la relazione sulle evasioni presentata dal Sappe, ilsindacato degli agenti della polizia penitenziaria.
Donato Capece, segretario nazionale ha elencato i numeri, impressionanti, delle evasioni avvenute nei primi sei mesi dell’anno:…
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