Sabato 23 Novembre, alle ore 18 presso la sala Armony di Marsala, si è svolto l’incontro dei Rotary Club dell’Area Drepanum. Il tema della serata è stato “La Sicilia non avrà futuro senza infrastrutture”. Presenti alla serata i presidenti degli undici Club dell’Area (Trapani, Marsala, Alcamo, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Trapani Erice, Salemi, Trapani Birgi Mozia, Pantelleria Marsala Lilibeo Isole Egadi, Partanna).
Ha introdotto i lavori il Presidente del Rotary Club di Marsala Dott. Franco Giacalone, il ruolo di moderatore è stato affidato a Giuseppe Abate, mentre a relazionare è stato il Governatore Alfio Di Costa, il suo intervento è stato seguito da quello del Dott. Giuseppe Briuccia della Pwc. Hanno partecipato alla serata Il PDG Vincenzo Montalbano Caracci del Rotary club Mazara, il Past President del Rotary Trapani Birgi Mozia Giovanni Curatolo, il Sindaco della Città di Marsala, il Presidente del Lions Pietro Di Girolamo e i presidenti degli undici Club Rotary dell’Area Drepanum.
Dopo i saluti del Sindaco Di Girolamo, il quale si è mostrato molto interessato alla tematica sottolineando come le amministrazioni locali abbiano problemi a poter intercettare i fondi europei poiché manca un buon dialogo con la Regione in tal senso, il Governatore Alfio Di Costa ha relazionato circa lo stato attuale delle infrastrutture siciliane. Tramite una digressione storica ha dimostrato come i collegamenti infrastrutturali dell’isola nei secoli abbiano subito diverse variazioni senza portare un effettivo miglioramento, semmai aumentando le criticità. “Il rilancio oggi vuol dire potenziare i nostri aeroporti,avere un eccellente sistema infrastrutturale, ottimi collegamenti viari e autostradali, un moderno sistema di rete ferroviaria sia normale che ad alta velocità tra le principali città dell’isola, ottimi collegamenti ferroviari tra gli aeroporti e le principali città, strutture portuali degne di accogliere le grandi navi ed anche il popolo croceristico”- ha dichiarato l’Ing. DiCosta.
Questa iniziativa nasce perché io, essendo il governatore nominato per il 2020-21, ho intenzione di conoscere il distretto e i club e mi hanno proposto di fare una conferenza in questo incontro parlando di uno dei temi che a me è più caro, ovvero la Sicilia. Il tema di questa sera è ” La Sicilia non avrà futuro senza infrastrutture” ed io sono fermamente convinto che noi siamo uno dei luoghi più belli del mondo ma purtroppo siamo ancora da terzo mondo. I nostri indici sono i peggiori d’Europa e d’Italia, abbiamo un PIL che è un quarto delle regioni del nord, una disoccupazione che è il doppio della media nazionale, con quella giovanile al 60%. Per qualità della vita le nostre città sono sempre le ultime. Secondo me la soluzione è la realizzazione delle infrastrutture, perché lo sviluppo non si fa per decreto ma ci vogliono i giusti investimenti. Credo che fare le infrastrutture serva nel presente, nel medio e nel lungo termine. Questo ce lo insegna la storia ma noi oggi per essere competitivi dobbiamo utilizzare il turismo, che è la nostra grande risorsa perché la Sicilia è un museo a cielo aperto. Ma dobbiamo portare le persone in Sicilia e le portiamo tramite aeroporti e porti. Io sostengo che bisogna migliorare i porti, realizzando porti commerciali, porti per diportisti e croceristi. Ma anche gli aeroporti, è allucinante sentire dire che vogliono chiudere l’aeroporto di Birgi, quando oggi l’aereo è il mezzo di comunicazione più immediato e più economico al mondo, per cui io sono a favore del potenziamento degli aeroporti altro che dismetterli. E’ assurdo anche che se uno vuole andare a Palermo con il treno ci impiega tempi biblici.
Il Rotary vuole incidere nella società. Non si sa che noi siamo la prima organizzazione mondiale non governativa. A noi lo sviluppo della nostra terra sta a cuore, io pago le tasse come un cittadino lombardo e voglio gli stessi servizi e le stesse infrastrutture. Credo che il Rotary, in un momento di cambiamento culturale, possa sollecitare la classe dirigente, nella quale vi sono molti rotariani, a essere di stimolo per questo mondo politico. Vogliamo una Sicilia dove debbano esserci le stesse opportunità delle altre regioni italiane e dove i giovani possano restare a lavorare e non essere obbligati all’emigrazione. Bisogna agire nel territorio ed essere da stimolo.
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