L’inchiesta “Operazione “Scrigno”, a sorpresa, mette a nudo una clamorosa verità: a capo della cosca trapanese di stanza a Favignana c’era il ravanusano Vito D’Angelo, settantenne, un passato da ergastolano nel supercarcere dell’isola e protagonista assoluto di quella che fu definita negli anni 60-70 la faida di Ravanusa culminata con l’omicidio compiuto a Palermo dell’albergatore Candido Ciuni.
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