Hanno arrestato anche un ex deputato regionale, un autonomista poi salito sul carro di Renzi, Paolo Ruggirello, nel PD dal 2015, ma il blitz dei carabinieri scattato a Trapani e provincia con 25 fermati confermerebbe anche come la mafia stia cercando di mettere le mani sul business delle vacanze controllando strutture e alberghi di lusso. Compreso l’esclusivo Grand Hotel Florio di Favignana, un’isola dove boss e fiancheggiatori incriminati per associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e danneggiamento avevano costituito una vera e propria «cellula» di Cosa nostra. Almeno questa è l’accusa avallata dalla procura distrettuale di Palermo con il procuratore Franco Lo Voi, l’aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri che hanno ordinato pure l’arresto di un collaboratore di Ruggirello, un anziano boss già condannato per omicidio, Vito D’Angelo, trasferitosi nell’isola, punto di riferimento per gli altri esponenti dei clan impegnati a sostegno di un consigliere comunale.
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