“Rispondo al bravo parlamentare regionale della Lega Nord Tony Rizzotto senza volere innescare nessuna polemica, ma soltanto per evidenziargli l’abbaglio che ha preso rispetto alle responsabilità politiche sulla procedura di attribuzione delle quote di pesca del tonno rosso. Gli europarlamentari, praticamente, non c’entrano nulla”. Lo dice il coordinatore di Forza Italia a Trapani Tony Scilla che aggiunge: “È l’CCAT, una commissione internazionale che decide le quote. È formata da 50 membri tra cui gli Stati Uniti, il Giappone, la Tunisia, la Cina e anche l’Unione Europea. È anche vero che l’Unione Europea potrebbe chiedere più quota, la stessa cosa potrebbe fare l’Italia, ma la questione della tonnara di Favignana non è collegata alla richiesta dello Stato membro di maggiore quota in senso generale, ma riguarda una più equa, più giusta, più logica, più economicamente sostenibile, più di prospettiva anche di ordine sociale, ripartizione della quantità di quota già attribuita al nostro Paese. Altro che sbagliare obiettivo, il Presidente dell’ARS Gianfranco Micciche’ – aggiunge Scilla – ha fatto pienamente centro. L’ho invito pertanto, insieme al Governatore della Sicilia Nello Musumeci ha proseguire questa doverosa battaglia etico/economica a difesa degli interessi della pesca siciliana, la ripartizione delle quote di pesca del tonno rosso va rivista non solo per quanto concerne la loro attribuzione alle tonnare fisse, ma anche rispetto alle diverse tipologie di pesca. Non può essere un decreto ministeriale a disciplinare questa fondamentale materia, serve una apposita norma parlamentare che ridiscuta l’intera vicenda. Altro che governo del cambiamento, – conclude – per quanto riguarda la ripartizione delle quote di pesca del tonno la Lega ha fatto copia ed incolla. Evidentemente nel loro ‘prima gli italiani’ sono esclusi i pescatori siciliani. Lottiamo, fino alla fine per assicurare lavoro, benessere e prosperità alla Sicilia ed ai Siciliani”.
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