Nel Mediterraneo decine di migliaia di tartarughe marine della specie Caretta caretta, muoiono ancora ogni anno. Le stime parlano di circa 40 mila esemplari di tartarughe marine catturate accidentalmente nei mari italiani e di queste circa 10mila non sopravvivono. Ma dal progetto europeo TartaLife LIFE+ arrivano segnali incoraggianti: i risultati finali, frutto di sei anni di ricerca e di pratiche per ridurre la mortalita’ delle tartarughe marine durante le attivita’ di pesca professionale, documentano significative riduzioni di catture e di mortalita’ di questa specie. Il convegno conclusivo, in cui verranno presentati numeri, storie e casi, si terra’ a Portonovo (Ancona), Venerdi’ 20 settembre ore 9-14 Presso il Seebay Hotel in Via Poggio, 160. Il progetto Tartalife e’ finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE ed e’ cofinanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale Pesca e dalla Regione Marche, con lo scopo di tutelare le tartarughe marine. Il progetto e’ promosso nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare; il capofila del progetto e’ il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine di Ancona che coordina le azioni degli altri 6 partner coinvolti, oltre al Consorzio UNIMAR: Provincia di Agrigento, Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Fondazione Cetacea, Area Marina Protetta Isole Egadi, Legambiente, Area Marina Protetta Isole Pelagie.
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