L’edizione odierna di “Repubblica” parla della nuova ordinanza del presidente della Regione Musumeci. Aliscafi fermi in porto, corse di autobus dimezzate, linee urbane senza servizio notturno, quarantena obbligatoria di due settimane per chi rientra in Sicilia da altre regioni o dall’estero. Il governatore Nello Musumeci firma l’ordinanza che, per affrontare l’emergenza coronavirus e ridurre al minimo gli spostamenti, taglia il trasporto su gomma e marittimo finanziato da Palazzo d’Orleans. Mentre sul fronte regionale vieta l’ingresso di esterni negli assessorato e invita i dirigenti generali a mettere in ferie o in congedo i dipendenti che non svolgono attività strettamente necessarie al funzionamento della macchina amministrativa – si legge -. Recependo in parte il decreto nazionale per l’emergenza coronavirus firmato dal premier Giuseppe Conte, il governatore Musumeci avvia una stretta sul trasporto su gomma. Per le linee extraurbane dei bus è previsto più che il dimezzamento dei collegamenti: «Gli esercenti di servizi di trasporto pubblico locale — si legge nel decreto del presidente della Regione — devono assicurare unicamente le fasce orarie dalle 5,50 alle 9 e dalle 13,30 alle 16 con una coppia di corse e con mezzi adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dell’utenza garantendo la distanza interpersonale dei passeggeri di almeno un metro » . Per le linee urbane, da quelle dell’Amat a quelle delle altre società locali di trasporto, il servizio deve essere garantito solo dalle 6 alle 21. Tradotto: niente corse notturne fino a quando non finirà questa emergenza. Da oggi sono sospesi tutti i collegamenti veloci aggiunti della Regione per le isole minori. Per quanto riguarda i traghetti, Musumeci ha approvato un elenco dettagliato di corse che salteranno o di tratte che saranno ridotte come numero di collegamenti. Nelle isole Eolie, sospesa la linea Milazzo-Napoli, rimane il collegamento Milazzo-Eolie con partenza da Lipari alle 6,30 e ripartenza da Milazzo alle 17,15. Per Ustica rimane il traghetto attuale ma viene sospeso quello integrativo della Regione. Rimangono due collegamenti giornalieri per le Egadi (rispettivamente in fascia mattutina con estensione a Marettimo, e pomeridiana limitatamente a Favignana e Levanzo. Un solo collegamento giornaliero, invece, per Pantelleria e Lampedusa- Linosa, con sospensione del collegamento integrativo finanziato dalla Regione. Confermata la chiusura degli aeroporti di Comiso e Birgi, mentre quelli di Lampedusa, Pantelleria, Palermo e Catania riducono di molto i collegamenti e hanno chiuso alcuni terminal in queste ore. Ad esempio, a Palermo da ieri volano solo Alitalia per Fiumicino e Malpensa e Dat per Lampedusa e Pantelleria. Di fatto i servizi e i collegamenti sono ridotti al minimo. Musumeci prevede anche l’obbligo di controlli sanitari nei treni e nei porti: «L’assessorato regionale alla Sanità provvede a istituire presidi sanitari dedicati nei porti di Palermo, Messina, Milazzo, Trapani e Porto Empedocle, per il controllo dei passeggeri diretti o provenienti dalle isole minori o dal resto del Paese» , si legge nel decreto Gli uffici regionali Nello stesso decreto il governatore Musumeci fissa alcuni paletti per il funzionamento della macchina interna regionale. Da ieri gli assessorati, sia nelle sedi centrali sia in quelle periferiche, non possono far entrare utenza esterna. Le comunicazioni con gli uffici regionali da parte di esterni devono avvenire solo «attraverso l’utilizzo della posta elettronica » . Inoltre i dirigenti generali vengono invitati a mettere, «ove possibile e compatibilmente con le esigenze di funzionamento della macchina amministrativa » , i dipendenti in ferie o in congedo. Previsto anche l’utilizzo del lavoro da casa e in alcuni uffici molto delicati, come quelli del dipartimento Ambiente che si occupano delle conferenze di servizio per le autorizzazioni ambientali, si stanno attrezzando per poter fare videoconferenze e utilizzare la firma certificata online per approvare i documenti. Nel decreto, recependo le norme nazionali, il governatore prevede infine la chiusura di tutti i cimiteri, pubblici e privati, in Sicilia: «È interdetto l’accesso al pubblico alle aree cimiteriali, restando lo stesso consentito al personale addetto e alle imprese esercenti di servizi funebri».
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