Spesso siamo portati a pensare che il cuore dell’uomo sia granitico come una pietra e che il male che si annida in esso abbia il sopravvento sul bene, quasi non ci fosse via d’uscita all’abbrutimento e alla cattiveria. Se facciamo una distinzione tra peccato e peccatore, notiamo che sono due cose distinte e non sempre assimilabili, poiché una cosa è l’errore che dovrà essere, comunque e sempre, perseguito e un altro è il soggetto che ha sbagliato, capace di riconoscere il male e di redimersi.
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