Questa è la storia di un paradosso. Il pesce più pregiato, quello che spunta prezzi da capogiro nei ricchi mercati giapponesi, che suscita rancori e speranze, guerre commerciali e sgarbi, che alimenta le lobby, è un pesce che non si può pescare. E già, il Tonno rosso, nome scientifico Thunnus Thynnus, nome commerciale Tonno pinna blu, è protetto da leggi severissime adottate dalla comunità internazionale quando questa specie è andata a un passo dall’estinzione. Ma allora le tonnare? Ecco, appunto. La pesca, attentamente controllate dalle autorità marittime, è l’eccezione alla regola: il Tonno rosso, in linea di massima, non si può catturare. Così facendo, questo magnifico predatore dei mari, ghiotto di sardine e altro pesce azzurro, che ha da temere solo le orche e i più grandi esemplari di squali, si è riprodotto in gran numero e adesso ha finalmente ripopolato l’Oceano Atlantico, sua habitat naturale, e il Mar Mediterraneo, dove si riproduce. È qua che lo aspettano le tonnare fisse (quattro in Sardegna e una in Sicilia), quelle volanti e le palangare.
[leggi su unionesarda.it]