Nell’ambito dell’inchiesta “All in” sono state bloccate le quote della ditta che gestisce il ristorante e la metà di quelle dell’azienda che si occupa del locale di Casteldaccia. In tutto è stato congelato un patrimonio dal valore di 5 milioni riconducibile a Francesco Paolo Maniscalco, Salvatore Rubino, Vincenzo Fiore e a un imprenditore salernitano
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