Romualdo Trigona scrive alla figlia Clementina (1903)

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Romualdo Trigona è un conte, un aristocratico Palermitano ospite dei Florio a Favignana. Scrive alla figlia, la contessa Clementina Trigona che sta a Palermo dai nonni. Clementina, a cui sono inviate questa cartolina e l’altra, ha 7 anni. Il papà scrive alla figlia e la ringrazia per i bacini mandati per corrispondenza. Padre e figlia si scambiano tenerezze e abbracci ai nonni.

Romualdo Trigona diventerà qualche anno dopo sindaco di Palermo, nel 1909. Poi,  nel 1911 sua moglie Giulia, la madre di Clementina, verrà barbaramente uccisa dal tenente Vincenzo Paternò, amante di Giulia, con una serie di coltellate. Sotto il letto dove avvenne l’omicidio fu ritrovata una scatola con una fitta e audace corrispondenza tra Vincenzo e Giulia. Quelle lettere furono requisite e vagliate da Giovanni Giolitti (allora ministro dell’interno), perchè in esse vi erano molti pettegolezzi sul governo e sull’aristocrazia italiana.

Questa cartolina racconta di quanto il conte e papà Romualdo Trigona volesse bene a sua figlia Clementina.

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