Il mito racconta che il suo nome derivi da Eryx, figlio di Bute e di Afrodite, dea dell’Amore e della Bellezza; la tradizione, che a sfornare i dolci più buoni del borgo, fossero le suore di clausura. Da una parte il culto di Venere Ericina e delle sue jerodule, dall’altro Dio e le monache, una vita contemplativa e lontana dal mondo. In una parola: Erice.
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