Due importanti eventi legano a doppio filo l’arcipelago delle Egadi e il suo mare, così ricco di tesori archeologici e le attività portate avanti in questi giorni dalla Soprintendenza del Mare della regione siciliana, diretta Ferdinando Maurici.Il primo riguarda il ripristino dell’itinerario subacqueo di Cala Minnola a Levanzo. La collaborazione di Vincenzo Castelli e Francesco Demetrio, titolari del Diving Center “Egadi Scuba Diving” di Favignana, ha permesso il riposizionamento della boa di segnalazione e di ormeggio relativa al sito archeologico in prossimità di Cala Minnola che si trova sulla costa orientale dell’isola di Levanzo e conserva i resti di una nave da carico di epoca romana, adagiata ad una profondità di circa 30 metri.“Le Egadi rappresentano un luogo di grande fascino per gli appassionati di archeologia subacquea. L’intervento – assicura l’assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà – restituisce la necessaria visibilità al sito archeologico sommerso”.L’altro intervento riguarda la campagna di studio e documentazione dei rostri della Battaglia delle Egadi, avviata da Soprintendenza del Mare e RPM Nautical Foundation. Il progetto, prevede studio, documentazione fotografica e scansione con laser scanner dei 25 rostri individuati e recuperati nel corso delle campagne effettuate nei fondali delle Egadi. I risultati della missione consentiranno di acquisire un patrimonio di informazioni dettagliate e approfondite sui rostri ritrovati al largo delle Egadi che Vincenzo Tusa individuò come luogo della battaglia. Le operazioni si svolgono presso la Soprintendenza del Mare, Museo Pepoli di Trapani e Stabilimento Florio di Favignana.Per il Soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici “si tratta di un’ulteriore tappa del grande lavoro avviato dall’indimenticabile Sebastiano Tusa, proseguito dai suoi successori”.
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