I rostri di bronzo sono lì che pare ti guardino. Ti puoi avvicinare e li puoi persino toccare. Puoi leggere l’incisione col nome del questore che fece fondere l’uno o l’altro, e finanche carezzare la vittoria alata che decora alcuni, o l’elmo che decora altri. Questa vicinanza con ciò che fino a ieri era in fondo al mare, concessa a chiunque visiti le nuove sale dedicate alla battaglia delle Egadi all’ex Stabilimento Florio di Favignana, è emozionante e conturbante. Si tocca con mano una grandiosa arma di offesa: i rostri si applicavano alla prua delle navi per speronare e sventrare le navi nemiche. I rostri hanno sancito la vittoria romana nella famosa battaglia delle Egadi del 10 marzo del 241 a.C.
È data che ha cambiato…
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