“Secondo i rilievi, durante l’ultima glaciazione, circa 20mila anni fa, la Sicilia era collegata alle isole di Favignana e Levanzo da una pianura lunga dai 10 ai 14 km mentre uno stretto canale la separava da Marettimo, meta più ambita dai cacciatori perché ricca di selvaggina, a differenza delle altre due isole molto più basse e senza boschi – spiega Fabrizio Antonioli del laboratorio Enea di Modellistica Climatica e Impatti – la datazione dei resti di cervo identica a quella delle patelle – ritrovate per di più nello stesso livello di sabbia – ha consentito di provare che i cacciatori navigavano da Favignana a Marettimo alla ricerca di cibo. Successivamente l’innalzamento del livello del mare ha isolato l’arcipelago delle e con esso anche la Grotta del Tuono, luogo del ritrovamento, che oggi si trova a circa 30 metri sul livello del mare e circa 55 da quello di 8560 anni fa, ed il cui accesso è possibile solamente con tecniche alpinistiche”, conclude Antonioli.
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