Gli impianti eolici offshore che contribuiranno al mix di fonti per la transizione ecologica sono pronti a partire. Si prosegue sulla tabella di marcia stabilita dal governo che, tuttavia, richiede intese con le Regioni. I tecnici del Ministero della Transizione ecologica in questi giorni concludono il primo giro di incontri con i soggetti interessati ad investire nei nuovi impianti. Una prima risposta è già arrivata, pero’, con 64 manifestazioni di interesse a parchi galleggianti innovativi. 55 sono di imprese e associazioni di imprese, 3 di WWF, Legambiente e Greenpeace e 7 di ANEV, Elettricità futura, CNA, CGIL, Università Politecnico di Torino, OWEMES – associazione di ricercatori, CIRSAM Consorzio Internazionale per lo sviluppo e ricerca adriatico e mediterraneo. Un campionario vasto, come si vede, da cui emerge l’interesse a sviluppare energia dal vento lungo le coste o in prossimità delle isole. Tutto senza impattare sulla terra ferma, ovviamente.
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