Famiglie termolesi senza cibo sulla tavola, nel pieno dell’emergenza Coronavirus. E’ questo lo spaccato che ha fornito nelle ultime ore il sindaco di Termoli Francesco Roberti, che già all’inizio del periodo critico dettato dal Covid-19 aveva messo insieme le associazioni di volontariato per assistere i più deboli, coordinandoli dal Coc. Ma non basta, occorre che la gente sia più solidale. Sì, perché ci sono diversi nuclei familiari che prima sopravvivevano grazie a lavoretti saltuari e occasionali, che in questa fase sono chiaramente fermi, ma non si può certo rinunciare alle provviste per mangiare. I toni utilizzati dal primo cittadino sono stati tutt’altro che blandi, segno che la piaga sociale della povertà avanza. L’emergenza dettata dalla pandemia del coronavirus non deve farci dimenticare dei nostri concittadini meno fortunati che, quotidianamente, affrontano problemi legati alla carenza di liquidità per l’acquisto di beni di prima necessità. Si è mosso subito l’imprenditore Nicola Montuori. Diverse le adesioni dei commercianti raccolte per far partire la raccolta di beni di prima necessità. Una catena solidale a cui ognuno di noi può aderire, semplicemente recandosi nei negozi che hanno dato la disponibilità: Decò in via Tremiti 40, Bosap Molise Carni nei due centri in via Corsica 152 e via Isole Baleari, Carrefour in via Egadi 8 e i due punti vendita di Gran Risparmio in via Corsica 177 e via XX Settembre 39. Sono due le opzioni a disposizione per aiutare i concittadini: acquistare elementi di prima necessità da donare e da lasciare nel negozio in cui si sono acquistati che, successivamente, provvederà a farli pervenire all’associazione Sae112 che provvederà alla distribuzione alle famiglie meno fortunate; oppure donare una somma di denaro, qualsiasi essa sia e che sarà regolarmente fatturata tramite scontrino, che sarà utilizzata per l’acquisto di beni di prima necessità.
[leggi su primopianomolise.it]