L’Isola di Favignana fa parte dell’Arcipelago delle Isole Egadi, costituito anche dalle Isole di Levanzo e Marettimo e dagli Isolotti Formica e Maraone. Lunga 9 km e larga 4, con un’estensione di 19 km2, l’Isola appare come una farfalla adagiata sul mare, come la definì il pittore Salvatore Fiume negli anni ’70, e presenta due ali, l’una detta “il Bosco” e l’altra della “Piana”, divise da un ampio corpo montagnoso sulla cui cima svetta il forte di Santa Caterina, eretto in pietra calcarea.
Ex Stabilimento Florio di Favignana e Formica. Foto: Vito Lombardo
Sull’ala della farfalla che si affaccia di fronte a Trapani, invece, si trovano la Grotta del Pozzo, famosa per la sua iscrizione punica, e le cave di tufo che hanno segnato profondamente la storia dell’isola per secoli, secondo alcuni sin dall’epoca romana. Lungo la costa appaiono evidenti i lavori di estrazione dei blocchi di calcarenite che le mani esperte dei “pirriatura”, i tagliapietre favignanesi, hanno asportato per ricavare questa pietra molto ricercata nell’edilizia e nell’architettura. Il risultato è un paesaggio molto particolare, dove le cave hanno finito per assumere esse stesse le forme di vere e proprie cattedrali. Dopo lo Scalo Cavallo, dove possono osservarsi i primi scivoli utilizzati per far scendere sulle grosse imbarcazioni i blocchi di calcarenite, si trova Cala Rossa. Affacciata su uno specchio acqueo cristallino è una delle più belle cale d’Italia e ha l’aspetto di un anfiteatro rivolto sulla piccola perla delle Egadi che è Levanzo. La più lontana isola dell’Arcipelago, Marettimo, ci attende invece là, oltre il monte di Santa Caterina, con i suoi tramonti rosso fuoco, scaturiti da un tenero bacio tra le limpide acque e un caldo sole.
Rimani aggiornato sul mondo della Natura
[leggi su rivistanatura.com]