Il gruppo consiliare di maggioranza, del Comune di Favignana “Per le Egadi”, a seguito del Consiglio Comunale di ieri 30 luglio, esprime vicinanza a Giuseppe Pagoto coinvolto, nelle scorse settimane, nell’inchiesta “Aegades”. Non mettiamo in discussione il lavoro della magistratura trapanese nella quale poniamo estrema fiducia affinché faccia luce nelle accuse rivoltegli dalla Procura allo stesso Pagoto. Negli scorsi giorni siamo stati accusati di “assordante silenzio” circa la vicenda, ma oggi affermiamo ciò che ci sembrava sottinteso: rispetto nei confronti degli inquirenti e di Giuseppe Pagoto con il quale abbiamo condiviso un progetto politico. Certi della sua innocenza, perché il principio garantista conclamato dalla Costituzione vale, o dovrebbe valere, sempre in assenza di un giudizio di condanna da parte delle Corti. Alla base di qualsiasi progetto, politico o non, che si condivide ci sono rapporti umani sui quali non troviamo elementi di discussione perché siamo certi che il nostro leader abbia agito secondo le regole del “buon padre di famiglia”, che comunque soltanto il potere giurisdizionale sarà in grado di smentire una volta formate e confermate le prove. Il lavoro portato avanti dall’amministrazione Pagoto, in questi anni, è andato in un’unica direzione: gli interessi della comunità delle Egadi. L’attenzione verso le famiglie con l’asilo estivo, i trasporti, argomento continuamente in dibattuto e fronteggiato con soluzioni tangibili anche a lungo termine, come le stazioni marittime e i lavori del porto, ormai in dirittura d’arrivo in sede di aggiudicazione degli appalti. Il turismo che negli ultimi anni è volato in alto lanciando le Egadi sulle più importanti vetrine nazionali e internazionali. Le politiche sull’ambiente con importanti finanziamenti e gli obiettivi sostanziali raggiunti con la raccolta differenziata. Si può fare tanto ancora, ma se tutti parlano delle nostre amate isole, di certo, è merito di chi in questi anni ci ha messo anima e cuore. Rigettiamo qualsiasi illazione di tipo giornalistico che negli scorsi giorni ha dato spazio a presunti giustizialisti da cortile. Le dimissioni di Pagoto le abbiamo accolte come un gesto di grande senso delle istituzioni e di sensibilità nei confronti degli egadini, seppur non dovute. Le esperienze di cronaca ci insegnano che scelte del genere non sono assolutamente scontate davanti a delle accuse, ma la questione morale, di cui tanto qualcuno si riempie la bocca, oggi è stata affermata con incontestabile disciplina e onore. Parallelamente anche Giovanni Sammartano, con il quale condividiamo nobili principi e serietà, ha agito nella stessa direzione. Siamo umanamente molto vicini agli indagati e alle loro famiglie ribandendo piena fiducia nella giustizia. Il diritto di cronaca e la libertà di espressione, negli scorsi giorni, sono stati minati dalla mania di protagonismo di personaggi noti nei quali, comunque, poniamo rispetto, ma non accettiamo più alcun tipo di calunnia e insulto. Adesso siamo pronti ad assumerci ogni responsabilità per portare avanti, nelle prossime settimane di transizione, obblighi che il nostro ruolo ci impone, come l’imminente l’approvazione del bilancio.
[leggi su primapaginatrapani.it]