Taglio del nastro ufficiale, ieri alle ore 11.00, a Favignana, per il nuovo stabulario del Centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”. La sala, attrezzata con 5 grandi vasche azzurre riempite di acqua marina e dotate di un avveniristico sistema di depurazione a circuito chiuso, è allestita all’interno del prestigioso Ex Stabilimento Florio della tonnara, grazie alla collaborazione instaurata con la Soprintendenza e il Polo regionale di Trapani e Marsala per i Siti Culturali, e ai finanziamenti del Ministero dell’Ambiente e del gruppo Bolton Alimentari spa, titolare del marchio Rio Mare. Lo stabulario si inserisce nel progetto di potenziamento del Centro di primo soccorso, che, diventerà un vero Centro Recupero tartarughe, completo di ambulatorio e sala operatoria, allestiti anche grazie al progetto Life +12 TartaLife finanziato dalla Commissione Europea, presso i locali già in uso a Palazzo Florio, e del nuovo stabulario presso lo Stabilimento. Per l’avvio del Centro recupero si è in attesa degli ultimi nulla osta.
Le vasche dello stabulario ospitano già 3 dei 7 esemplari di Caretta caretta ricoverati presso il Centro, recuperate a seguito di segnalazioni da parte di pescatori, turisti, bagnanti, trasferiti al centro grazie alla collaborazione dei vari Uffici della Capitaneria di Porto della provincia di Trapani e da settimane sottoposti alle cure dello staff del Centro. Sono vittime di catture “accidentali” della pesca, o della plastica, che ingoiano o in cui restano intrappolate. Più raramente, hanno lesioni legate a impatti con mezzi nautici. Il centro è attivo da due anni e mezzo, e fino a tutto il 2017 sono stati recuperati 32 esemplari, il 60% dei quali è tornato in natura pienamente ristabilito.
Alla cerimonia, a cui erano presenti oltre 150 persone, hanno partecipato rappresentanti dei soggetti che hanno contribuito all’ottenimento di questo importante risultato: il sindaco delle Egadi e Presidente dell’AMP, Giuseppe Pagoto, il Direttore dell’AMP, Stefano Donati, il direttore del Polo regionale di Trapani e Marsala per i Siti Culturali, Luigi Biondo, il responsabile CSR di Bolton Alimentari – Rio Mare, Luciano Pirovano, Claudia Casa di Legambiente Sicilia e Giorgio De Simone del WWF Sicilia. Erano inoltre presenti esponenti delle Autorità, delle Forze dell’Ordine e degli altri Enti che operano nel territorio.
“Il nuovo centro – ha dichiarato il Direttore dell’AMP – sorge all’interno di quello che oggi è un museo incantato di storia, tradizioni e archeologia industriale. Un luogo reso
epico per l’uccisione dei tonni diventerà un ospedale per le tartarughe. I tempi cambiano, queste isole non vivono più solo di prelievo dal mare, ma soprattutto di quello che il mare offre ai turisti: bellezza, paesaggio e natura incontaminata”.
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