“Da non crederci”, “Benvenuti in Italia”, “Qua è tutto un manicomio”: sono alcuni commenti a caldo (molto caldo) di turisti ed operatori trovatisi di fronte alcuni nuovi cartelli, posizionati dall’amministrazione comunale di Favignana all’ingresso (via terra) di baie e calette tra le più suggestive della bella isola siciliana.
“DIVIETO DI BALNEAZIONE” è scritto in cinque lingue in un cartello. E nel cartello in basso: “SITUAZIONE DI PERICOLOSITA’”.
Cosa c’è in quelle acque? Un mostro? Scorie radioattive? Serpenti velenosi?
La spiegazione di questa ordinanza ai confini della fantaburocrazia sta nel fatto che queste coste non sono presidiate da un servizio di salvataggio (e non potrebbero esserlo). Perché…
[leggi su tp24.it]