Ha girato le più belle e affollate spiagge dell’isola di Favignana per lanciare un monito contro l’inquinamento da plastica in mare e con il suo effetto ottico ha attirato intorno a sé turisti e curiosi.
L’installazione si inserisce nel più ampio progetto PLASTIC, iniziato la scorsa stagione con attività che hanno coinvolto un centinaio di bambini ed una tartaruga salvata durante la preparazione dell’opera, che quest’anno è proseguito con un lavoro di sensibilizzazione all’interno dell’ex tonnara Florio.
L’intervento artistico ha come protagoniste delle barchette di carta che, metaforicamente, non riescono a navigare in un mare composto da tappi e sacchetti di plastica. L’opera sarà fruibile all’interno del museo regionale sino a fine agosto.
“Senza la giusta attenzione – spiega Pablo Dilet, pseudonimo del giornalista Dario La Rosa – il rischio è che dopo gli animali che popolano il mare, anche noi uomini ci ritroveremo a ingerire involontariamente sempre più plastica. Ecco il perché di un manichino (di plastica) che, con un salvagente simbolo di speranza, dice basta all’eccesso di questo materiale ed al suo abbandono“.
“Le Isole Egadi – aggiunge il sindaco, Giuseppe Pagoto – hanno dimostrato in questi anni di saper lavorare nel segno della sostenibilità ambientale. Anche quello della plastica è un tema a noi caro, affinché non se ne faccia abuso ma soprattutto affinché ci sia maggiore attenzione verso un corretto conferimento di questo genere di rifiuti che dovrebbero essere riciclati invece di finire in mare o lasciati in strada“.
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