Nell’economia del Novecento la tecnologia – «fattore T» – è il risultato di un mix sapiente di capitale e lavoro, costruito in maniera analogica, meccanica, deterministica. Negli anni Settanta questa miscela sfugge al controllo umano. Un manipolo di informatici californiani lavora a una visionaria intuizione tecnologica che modifica il rapporto tra lo spazio e il tempo. Il fattore T si carica di velocità senza precedenti generando economie di rete legate alla connessione digitale che investono inesorabilmente le relazioni tra imprese. L’e-commerce rappresenta solo la punta dell’iceberg di una service revolution che si fonda sull’esplosione del fattore T: Technology+Time+Trust. In questo scenario, l’economia d’impresa è chiamata a nuove risposte.
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