di Rosario BattiatoPubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione il decreto dell’assessorato alla Salute. Da Licata ad Acireale, anche quest’anno diversi tratti di mare saranno inibiti ai bagnantiTags: Divieto Di Balneazione, Regione Siciliana PALERMO – Ammontano a circa 45 chilometri i tratti di costa vietati per inquinamento in tutta la Sicilia, senza contare quelli che sono interdetti per altre ragioni come la presenza di aree portuali, le immissioni a mare di fiumi e torrenti o altre ragioni di sicurezza. Il quadro complessivo è stato realizzato dal decreto dell’assessorato della Salute del 19 marzo scorso che è stato pubblicato sulla Gurs dell’ultimo venerdì del mese passato. AGRIGENTO. L’inquinamento ha congelato dieci tratti di mare nell’agrigentino per circa 3,4 chilometri di costa vietata. Diversi i comuni coinvolti, tra cui Licata (nei pressi della foce del fiume Salso), Sciacca (Vallone Cansalamone), Agrigento (nei pressi della foce del fiume Naro e del fiume Akragas). Poco più di 11 chilometri sono bloccati da altre motivazioni (principalmente ordinanze della Capitaneria di Porto o presenza di un’area portuale). Altri 18 punti sono interessati da immissione, per circa 5 chilometri. Sette punti sono interdetti per motivi di sicurezza per circa 8 chilometri. CALTANISSETTA. Cinque i tratti mare non adibiti alla balneazione per via dell’inquinamento (poco meno di 2 chilometri, tutti nel territorio del Comune di Gela), due per altri motivi (4,2 chilometri) che sono legati alla presenza di porto e area industriale, sempre nel gelese, e quattro per poco meno di un chilometro. Infine, undici punti sottoposti a interdizione per ragioni di sicurezza (circa 6 chilometri). CATANIA. Nell’area etnea sono 13 i punti che presentato tratti di mare vietato. Tra i comuni coinvolti, ci sono Catania, Acicastello, Acireale, Riposto, Mascali e Calatabiano. Complessivamente si tratta di circa 3,5 chilometri. Altri 14 tratti (tra cui diversi porti, porticcioli e sbocchi dei canali di gronda) sono chiusi alla balneazione per altri motivi (circa 7 chilometri). Ci sono altri 17 tratti di mare a coste interessati da immissione. MESSINA. Nell’area peloritana sono 13 i tratti di costa interessati dal divieto per inquinamento e valgono circa 9,5 chilometri. I comuni interessati sono Giardini-Naxos, Messina, Rometta, Spadafora, Venetico, Valdina, Torregrotta, Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata di Militello e Santo Stefano di Camastra. Altri 18 sono le aree portuali per diversi chilometri di costa non adibita alla balneazione. Altri 34 tratti sono coinvolti dalle immissioni mentre 45 derivano dalle ordinanze delle Capitanerie di porto e di PALERMO. Nella provincia del capoluogo sono 17 le zone interessate (dai comuni di Altavilla Milicia, Terrasini, Carini, Palermo, Casteldaccia, Santa Flavia, Trabia, Termini Imerese) per circa 20 chilometri di costa. Altre 18 le aree interessate dalla presenza di porti e zone portuali, che coinvolgono più di 30 chilometri di costa. Le immissioni di fiumi o torrenti riguardano altri 12 tratti di mare. RAGUSA, SIRACUSA E TRAPANI. Sono appena 3 i punti di Ragusa non adibiti alla balneazione, per poco più di mezzo chilometro di spiaggia tra il comune del capoluogo, Acate e Vittoria. Quattro, invece, i punti a Siracusa, che valgono complessivamente poco più di 4 chilometri. Aree che si collocano nei comuni di Augusta, Priolo, Pachino e Portopalo. Chiude Trapani con 3 zone, tra cui Alcamo, Valderice e Favignana, per 1,7 chilometri vietati.
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