Anche in Sicilia, nel diciassettesimo secolo, la musica veniva usata a scopo terapeutico, come terapia per il tarantismo, rito religioso che permetteva, attraverso musiche e danze, di guarire i disturbi provocati dal morso di un pericoloso ragno velenoso. Nasce proprio da questa antichissima usanza, di cui parla il monaco Athanasius Kircher nel suo trattato Magnes sive de arte magnetica (Roma 1641), il nuovo disco dell’Arianna Art Ensemble intitolato “Cimbalu d’amuri”, che prodotto dall’etichetta Almendra Music è uscito lo scorso 15 giugno. Le musiche del disco verranno presentate allo Stabilimento Florio di Favignana, domenica 18 luglio, alle 21.30.
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