D’Angelo, originario di Ravanusa, paesino dell’agrigentino, dopo aver fatto parte al gruppo di fuoco della famosa faida di Ravanusa negli anni 70, che insanguinò quella provincia, fu detenuto per aver commesso più omicidi nelle carceri di Favignana. Dopo un percorso virtuoso, D’Angelo si è riconquistato la libertà insediando a Favignana una attività agricola assieme alla famiglia”. A Marzo l’arresto: secondo l’accusa nell’isola è il riferimento delle famiglie mafiose trapanesi, controllando e dettando legge sulle attività imprenditoriali.
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