L’inchiesta condotta dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri svelò le attività delle famiglie mafiose di Trapani, Paceco e Marsala attive soprattutto nella raccolta dei voti in prossimità delle tornate elettorali. Ma anche episodi di estorsione e danneggiamento con incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso.
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