Una grande e creativa svolta ambientalista: ecco il mio sogno, ecco ciò che spero ardentemente per il futuro di Marsala. A ottobre si voterà per eleggere una nuova Giunta comunale. L’occasione è preziosa, irripetibile. Perderla, sarebbe un errore imperdonabile, e forse fatale. Che cosa vogliamo sperare infatti per questa città, che per la sua nobile storia, per la sua posizione geografica e per la sua forte vocazione culturale meriterebbe di giocare un ruolo di prestigio non solo in Sicilia, ma sulla vasta scena del mondo mediterraneo? Che continui a sonnecchiare, a galleggiare, ignava, nel brodo salato del suo Stagnone, a fantasticare castelli in aria, a riverniciarsi ogni tanto un po’ qua e un po’ là, a dibattersi vanamente nel groviglio dei suoi eterni tormenti? Oppure, che all’improvviso trovi la forza, il coraggio e la fantasia per rinnovarsi e brillare, per conquistarsi davvero il prestigio a cui dovrebbe aspirare; ma anche per proporsi, perché no, con tutto il suo territorio, come una città modello, come un esempio d’avanguardia civile e culturale, di realtà proiettata verso il futuro?
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