L’ex icona dell’antimafia dice di “non avere mai parlato di antimafia”, ma di “attività legalitaria”, perché “mica eravamo sceriffi…”. Dura quasi sei ore il nuovo interrogatorio dell’ex presidente degli industriali siciliani, Antonello Montante, nel processo d’appello che lo vede imputato per associazione a delinquere finalizzato alla corruzione, dopo la pesante condanna a 14 anni in primo grado. Risponde alle domande dei suoi legali, gli avvocati Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto, per parlare soprattutto del suo più grande accusatore, Alfonso Cicero, l’ex amico, oggi parte civile nel processo. Che è lì, seduto a pochi metri da Montante, ad ascoltare i suoi attacchi (“sa di mentire”. E ancora: “Mi faceva quasi tenerezza quando era all’Irsap”).
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