Palermo – Un museo nell’ex stazione ferroviaria di Buonfornello, per esporre i reperti provenienti dagli scavi effettuati nell’area della città bassa di Himera. E’ l’intesa di massima raggiunta tra la Regione siciliana e Rete ferroviaria italiana, con il cui contributo si stanno portando alla luce i resti della famosa battaglia che, nel 480 avanti Cristo, vide la vittoria dei Greci sui Cartaginesi, nell’area in cui oggi ricade il territorio di Termini Imerese.
L’antica colonia greca di Himera sorgeva, infatti, sulla costa tirrenica della Sicilia, tra il fiume Torto e l’Himera settentrionale, in provincia di Palermo. La polis era costituita dalla ‘città bassa’ sulla vasta pianura costiera e dalla ‘città alta’ sulla collina retrostante.
Dai risultati degli scavi eseguiti in occasione della realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità nel 2007, si ha la certezza che l’accampamento cartaginese occupasse il territorio costiero, lungo la riva orientale del fiume Torto, arrivando fino alle colline di fronte alle mura della città. I lavori di ricerca hanno prima messo in evidenza il campo di battaglia con la scoperta di innumerevoli resti scheletrici di uomini e cavalli dei due eserciti e, successivamente, hanno portato alla luce ciò che rimane della città bassa, delle fortificazioni e del luogo teatro della battaglia.
Questa importante scoperta, avvalora il racconto di Diodoro Siculo che a tal proposito afferma: «(Amilcare dopo lo sbarco a Palermo) si spinse con l’esercito contro Himera e la flotta lo fiancheggiava navigando. Quando giunse nei pressi della città, che abbiamo prima citato, vi pose due accampamenti, uno per l’esercito di terra ed uno per la forza navale. Tirò a secco tutte le navi da guerra e le circondò con un profondo fossato e con una palizzata di legno, fortificò l’accampamento dell’esercito di terra che aveva sistemato proprio di fronte alla città, e aveva prolungato dalla trincea navale fino alle colline sovrastanti».
«L’idea – spiega l’assessore ai Beni culturali Sebastiano Tusa – è quella di realizzare una grande struttura secondo i criteri più aggiornati della museografia contemporanea. Creare un museo in prossimità del luogo della battaglia è una scelta precisa che, oltre a dare un senso ai luoghi teatro dello scontro, potrà essere volano di sviluppo per il territorio”.
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