C’è tanto Sud nel nuovo governo Conte. E questa è una buona notizia. Non è una questione di campanilismo, sia chiaro. Anche perché, spesso i meridionali sono stati i principali nemici di se stessi e del proprio territorio. Ma non è che con i leghisti le cose siano andate meglio, come dimostrano diverse vicende, tra cui quella delle quote tonno che poco dopo le Europee ha fatto infuriare i pescatori di Favignana o i rischi legati all’approvazione della riforma sull’autonomia differenziata.
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