Le ipotesi di reato sono di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero favorito l’infiltrazione della mafia nell’imprenditoria siciliana attraverso un gruppo di imprese che gravitava in particolare intorno a Maniscalco e Rubino. Licenze, “denaro sporco” e molto altro è quanto emerso dalle indagini condotte negli scorsi mesi dalle autorità competenti.
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