di Leonardo Agate – Avvenne un domenica mattina dei primi di maggio dell’anno scorso, che l’aria di uno scirocchetto veniva dalle coste della Libia. Il busto di Garibaldi, posto fuori Porta Nuova, sul marciapiede fra gli alberi e i palmizi, ebbe come un brivido, impercettibile.
Chi avesse guardato non se ne sarebbe nemmeno accorto, o avrebbe pensato che gli occhi gli facevano uno scherzetto. Eppure, quell’iniziale brivido si ripeté, pochi minuti dopo, come se la terra sotto si smuovesse per un movimento tellurico.
Solo che non ci fu alcuna scossa di terremoto. Per un mistero, che ancora non è stato chiarito, il busto di Garibaldi tentava di spostarsi. Ma come poteva fare se era di marmo, e pesante e installato su un altro…
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