Qualcuno l’ha battezzata la guerra del tonno. Una guerra politica, certo, che si è scatenata in questi giorni a causa del decreto sulla ripartizione delle quote di pesca del tonno. Da una parte il ministro (leghista) delle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio e il sottosegretario (anche lui leghista) Franco Manzato il quale ha materialmente firmato il decreto che attribuisce le quote di pesca del tonno. Dall’altra tutti gli altri: si può dire l’intero arco istituzionale che accusa i due esponenti del governo nazionale di aver «punito» la Sicilia con l’attribuzione di una quota minimale alla Tonnara di Favignana nelle Egadi. Nell’isola in cui, alle ultime elezioni europee, la Lega di Matteo Salvini ha fatto il pieno di voti.
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