“L’assegnazione delle quote di pesca, pari ad appena 14 tonnellate e al massimo bastevoli per una barchetta con due pescatori, non sono certamente compatibili con un progetto serio, come quello della riapertura della tonnara di Favignana, per il quale sono stati compiuti seri investimenti di centinaia di migliaia di euro – afferma l’assessore – da mesi chiediamo al Governo un totale cambio di rotta sul tema del riparto nazionale delle quote per le tonnare circolanti e fisse e di non ignorare i principi fondamentali di equità, sostenibilità finanziaria ed equilibrio tra tutti gli operatori, previsti dal Regolamento comunitario vigente. In assenza e nelle more di atti concreti da parte del Governo nazionale, che oggi mancano del tutto, con l’atto approvato ieri, chiediamo il pronunciamento del tribunale amministrativo competente”.
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