Era ancora una fanciulla Maria D’Asta quando già si inebriava dei profumi e dei sapori della cucina della nonna e della mamma a Bagheria mettendo le mani oltre che nei piatti popolari tradizionali anche nella pasta fresca, le conserve, le confetture, l’astratto di pomodoro. Nasceva così una passione, un’attitudine che la porta ad emigrare, tra Italia ed estero cominciando nei piccoli ristoranti, man mano crescendo, scalando le gerarchie nonché l’importanza e le dimensioni dei ristoranti.
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