Secondo quanto riportato da Repubblica Palermo i primi 40 jet sono atterrati ieri a Palermo arrivati da Mosca, San Francisco, e Tokyo. E saranno in totale 114 gli aerei privati che fino a domenica toccheranno terra all’aeroporto Falcone e Borsellino, 40 quelli attesi al Birgi di Trapani. A bordo ci sono i supervip del Google camp 2019: tutti – o quasi – registrati con pseudonimi per salvaguardare la propria privacy. Riservatezza è infatti la parola chiave dell’evento tra i templi di Selinunte che stasera, per la quarta volta, saranno teatro della cena di gala del meeting internazionale. Misure di sicurezza rigide: le forze dell’ordine hanno chiesto ai residenti del borgo marinaro con terrazze sui parchi e ai proprietari di un hotel con vista sul templio di non affacciarsi alle finestre durante l’evento. Alcuni cipressi sono stati piantati attorno al parco del templio. Le varie ditte che si occupano dei servizi all’interno del parco archeologico connessi all’evento di stasera, come quella che cura i trenini per il trasporto dei visitatori tra i templi, hanno sottoscritto un contratto che vieta qualsiasi comunicazione con l’esterno. Anche i custodi impegnati non potranno usare i cellulari per garantire la privacy imposta dallo staff di Google. Montato anche un “cannone laser” per contrastare eventuali incursioni di droni esterni.
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