“Che futuro ci può leggere il pozzo dorico, che memoria? ” , chiedeva Salvatore Quasimodo nei versi della poesia “Tempio di Zeus ad Agrigento”. La domanda è ancora carica di fascino e attesa, e restituisce perfettamente il senso di indissolubile unione tra passato e presente in Sicilia, dove la Memoria è spesso tangibile, si abbraccia con lo sguardo nella Valle dei templi come tra i solenni resti di Selinunte o dal teatro antico di Taormina. Raccontare la Sicilia attraverso il filo antichissimo della sua storia, dunque, ripercorrendone i secoli a ritroso, indugiando tra le tracce lasciate dalle popolazioni che l’hanno abitata, dagli Elimi ai Greci, dai Romani ai Normanni fino agli Arabi. Questo, in sintesi, il tema centrale della nuova Guida di Repubblica dal titolo “Sicilia-Regno dell’archeologia”, in edicola da sabato (12 euro più il prezzo del quotidiano) e successivamente anche in libreria e online allo store www. ilmioabbonamento.gedi.it ma anche su Amazon e Ibs. “Ecco la vacanza che vi proponiamo: provate a scoprire la bellezza della Sicilia facendovi guidare da una mappa che tiene insieme i 14 parchi archeologici dell’Isola. Ne viene fuori un itinerario affascinante che con questa Guida abbiamo pensato di proporvi, legando a ogni tappa il meglio delle tentazioni enogastronomiche, dei ristoranti e dei prodotti, il meglio delle dimore di charme”, scrive nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa.
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