Un’isola finalmente libera dal giogo della plastica, materiale altamente insidioso che nasconde dietro la comodità d’uso tutte le insidie più oscure dell’inquinamento. Le microparticelle di materie plastiche stanno contaminando gli oceani, insinuandosi subdolamente nella catena alimentare, compromettendo la salute di chi, inconsciamente sta assumendo microparticelle di materiale pericoloso per la salute, senza nemmeno rendersene conto. Ma non solo, l’enorme mole di materiali plastici rilasciati in mare stanno formando un enorme agglomerato di plastica che anno dopo anno sta assumendo le spaventose dimensioni di un piccolo continente, una testimonianza tangibile della devastante azione dell’uomo sull’ecosistema. Un cambiamento di rotta è necessario e Ischia è pronta a fare la propria parte. Dopo le isole Egadi, anche l’isola verde punta a far diventare fuorilegge l’utilizzo di stoviglie e contenitori alimentari usa e getta di plastica puntando, piuttosto, su l’utilizzo di materiali biodegradabili.
Il bel segnale che abbraccia i temi ambientalisti cari a una fetta della popolazione sempre più ampia, è partita – come già ampiamente anticipato dalle pagine del Golfo diverso tempo fa – dal comune di Lacco Ameno. Dal municipio di piazza Santa Restituta è partito il documento che ha visto anche gli altri primi cittadini dell’isola d’Ischia ben disposti a recepire lo stesso testo e trasformarlo in un’ordinanza, un primo passo per mettere al bando la plastica sull’isola d’Ischia in modo da proseguire il cammino per puntare a fare dell’isola d’Ischia un territorio verde anche di fatto. L’oggetto della nota che vede uniti i sei sindaci dell’isola parla chiaro: “Contenitori monouso, piatti, bicchieri e posate di plastica – divieto della commercializzazione e dell’uso, salvaguardia degli equilibri naturali dell’isola d’Ischia”. E un altro passo orientato verso questo traguardo verrà effettuato durante l’Assemblea dei Soci C.I.S.I. (il consorzio intercomunale servizi Ischia) che il 13 dicembre incentrerà la discussione proprio sull’Adozione congiunta dei sei comuni dell’isola d’Ischia dell’Ordinanza che vieta l’utilizzo di stoviglie e contenitori in plastica usa e getta e il correlato sistema di controllo e sanzionatorio”
Un passo decisivo verso la messa al bando, su tutto il territorio ischitano dei materiali inquinanti che stanno soffocando il mare di sostanze altamente inquinanti e deleterie per la salute della flora e fauna marina e soprattutto della salubrità della catena alimentare. Nella bozza di ordinanza sindacale il primo cittadino ordina quanto segue: “Considerata la vocazione turistica dell’Isola d’Ischia, e la conseguente ineludibile necessità di proteggere con ogni sforzo possibile l’equilibrio e le bellezze naturali da sempre riconosciute a livello nazionale ed internazionale, al fine quindi di promuovere e di soddisfare i necessari criteri del riciclaggio e fai· sì che lo smaltimento costituisca la fase residuale delle gestione dei rifiuti senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e sulla base dei criteri di riduzione della produzione dei rifiuti, delle emissioni inquinanti e dei rischi ambientali, è vietato in tutto il territorio comunale, compreso le spiagge e tutta la fascia costiera, la commercializzazione e l’uso di contenitori monouso, bicchieri, piatti e posate di plastica, il cui costo di conferimento ricade tutto sul bilancio contabile dei Comuni e sul bilancio ecologico di tutto il territorio con aumento di emissione di gas serra e aggravamento del processo industriale di smaltimento; la violazione della presente ordinanza comporterà sanzione amministrativa pecuniaria di cui all’art.7 bis del D.Lgs. n°267/2000 nonché il sequestro del materiale plastico monouso rinvenuto”. Restrizioni e divieti chiari ed inequivocabili, per il resto sempre il sindaco firmatario dell’ordinanza, come da prassi consolidata, dispone anche che “Il Comando Polizia Municipale, l’ufficio tecnico comunale e il Servizio Demanio e Patrimonio sono incaricati di eseguire e far osservare la presente ordinanza”
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