Nel 2014, la legge regionale n. 5/2014, al comma 1 dell’art. 6, obbligava i Comuni siciliani a destinare una quota non inferire al 2% dei trasferimenti regionali a forme di democrazia partecipata. Si intende con ciò l’utilizzo di strumenti che coinvolgano la cittadinanza nella scelta di azioni di interesse comune.
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