TRAPANI – Non è un patrimonio del tutto proveniente dalla vicinanza al circuito mafioso locale. Con questa motivazione la quinta sezione della Corte di appello di Palermo (presidente Montalbano, a latere Tomaselli e Raimondo), respingendo la richiesta del procuratore generale, ha revocato una gran parte della confisca che in primo grado, nel 2017, aveva colpito l’imprenditore trapanese Francesco Morici, nel frattempo deceduto, la moglie, Sebastiana Tosto e i figli, che hanno ereditato dal padre il lavoro di impresa, (Vincenzo, ex presidente del sindacato degli edili di Confindustria Trapani, e Maria).
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