Favignana è un’isola generosa. Appena arrivati al porto ti accoglie con il suo profilo frastagliato, il profumo di finocchietto selvatico, il vento fresco e salato. Al secondo giorno sull’isola ti sembra di essere a casa: qui tutti hanno voglia di condividere un pezzetto di vita, di parlare di sé e ascoltare gli altri. Ci si saluta sempre, ci si dà subito del tu. La vita, qui, appare semplice. Forse è perché chi ama questo luogo si sente parte di una piccola comunità di privilegiati, che ha scoperto (o riscoperto) il fascino delle cose semplici: una pedalata sotto il sole, un piatto di pasta, le infinite forme dei sassi. La principale delle isole Egadi è una lingua di terra a forma di farfalla grande appena venti chilometri quadrati, divisa al centro dal promontorio di Santa Caterina. Il suo nome deriva da Favonio, chiamato anche föhn, il vento caldo e secco che spesso lambisce le sue coste. Si raggiunge da Trapani in mezz’ora di aliscafo. Le altre due Egadi, Levanzo e Marettimo, si stagliano poco distanti all’orizzonte. La nostra esplorazione parte dall’Albergo Egadi, un boutique hotel che si trova nel centro storico, a pochi passi dal porto. I proprietari, Alberto e Nené, sono arrivati sull’isola per la prima volta negli anni Settanta, poco più che ventenni, per destino o per caso: erano partiti da Brescia in autostop e, arrivati a Trapani, avevano trascorso la notte sul traghetto. Al mattino si sono svegliati a Favignana. Da quel giorno sono sempre tornati, attirati dal richiamo dell’isola selvaggia.
L’Albergo Egadi, aperto dodici anni fa, è la loro seconda casa: le stanze hanno colori pastello e arredi semplici e curati, l’atmosfera è allegra e informale. Al ristorante dell’hotel, aperto anche agli ospiti esterni, uno chef favignanese prepara ogni sera un menu diverso, sempre a base di pesce freschissimo e ingredienti locali. Su richiesta Alberto e Nené dispensano aneddoti e utili consigli.
Favignana in bici. Il modo migliore per scoprire l’isola è la bicicletta, tradizionale o elettrica. In paese ci sono molti negozi che le noleggiano, ma soprattutto in alta stagione è consigliato prenotarle. Lasciandosi il porto alle spalle, all’altezza di una grande curva si imbocca, sulla sinistra, una strada sterrata che si snoda lungo la costa tra graziose case, muretti a secco e cave di tufo. Percorrendola si raggiunge la minuscola baia di Punta San Nicola, poco più avanti Scalo Cavallo e poi, una dopo l’altra, Cala Rossa, Cala Azzurra e le altre splendide calette dove il mare è color dei Caraibi. Prima di mettervi in marcia controllate il meteo (oppure chiedete a Nené e Alberto) e scegliete la vostra meta in base al vento per essere certi di trovare acque calme e cristalline. Un’alternativa alla bicicletta è lo scooter, anche il se rombo del motore ruba un po’ di poesia al paesaggio.
Scogli e sabbia. Le spiagge più belle di Favignana sono rocciose. La più famosa è Cala Rossa, un anfiteatro naturale che si tuffa in un mare freddo e limpidissimo. Il suo nome (ci spiegherà Pietro portandoci in giro per l’isola in barca) è dovuto agli scavi del passato: estraendo la calcarenite, la terra finiva in mare modificando il colore del fondale e dando all’acqua una sfumatura rossastra. Qui è fondamentale scegliere una postazione strategica: l’accesso al mare avviene infatti attraverso gli scogli (consigliate le scarpette di gomma). Non è sempre agevole, ma ne vale la pena. Da non perdere anche le Grotte del Bue Marino che offrono un paesaggio suggestivo. Cala Azzurra, poco distante, è una piccola lingua di sabbia (spesso, però, la spiaggia è invasa dall’alga poseidonia). Chi ama la classica “vita da spiaggia”, con sdraio, ombrelloni e sabbia fine deve dirigersi verso Lido Burrone, oppure optare per la spiaggia della Tonnara in paese.
Favignana dal mare. Vista dal mare, Favignana è un’altra faccia: in barca si apprezza infatti il suo profilo mutevole fatto di grotte, insenature e asperità. Si può noleggiare una barca per conto proprio, oppure affidarsi alla guida esperta di Pietro, lupo di mare e isolano doc, famoso per gli aneddoti divertenti e la deliziosa cucina a bordo (imperdibile il suo pesto trapanese). Oltre al giro dell’isola, Pietro propone diversi tipi di escursioni che comprendono l’esplorazione di Levanzo e Marettimo, cene romantiche in barca, immersioni e snorkeling. Informazioni: www.gitainbarcafavignana.com)
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