Quanto al numero complessivo dei centri italiani, il dato “comprende sia i centri pubblici che quelli privati, con un rapporto di 40 a 60”. Va da sé che le emergenze vengono trattate nelle camere iperbariche ospedaliere. “Di solito – commenta Bosco – quando non viene trattato nel centro più vicino è perché è chiusa momentaneamente per ristrutturazione o perché è occupata”. Parliamo di “stanze multiposto, da 10, 12 letti. All’estero ci sono anche camere monoposto, ma in Italia no, è così dal ‘97”.
[leggi su agi.it]