E così la “povera” ATM, l’azienda dei trasporti urbani utilizzata dal primo cittadino, ma non solo da lui, per portare avanti i suoi disegni più politici che di sviluppo, ha il terzo consiglio di amministrazione (…. forse) in pochi giorni. Se tutto va bene i due dimissionari per tattica, Murana e Giudici, entrati in consiglio di amministrazione con la scusa di rappresentare ipotetici ingressi di Erice, Paceco e Favignana, in realtà come cavallo di Troia per le manovre politiche di chi li ha scelti, sono stati ri-ricompensati con la presidenza e la vice presidenza dell’Ente.
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