AGRIGENTO. “Si attendono ancora risposte, che qualcuno batta un colpo, prima dell’arrivo delle piogge  e prima che la situazione precipiti di nuovo e ci scappi la tragediaâ.
Il consigliere comunale di Agrigento, Marco Vullo, torna a sollecitare l’amministrazione di Palazzo dei Giganti e gli organi Regionali dell’Assessorato Territorio ed Ambiente e della Protezione Civile, chiedendo un’azione immediata per la messa in sicurezza del costone franoso che minaccia un complesso di palazzine in via Favignana, a Monserrato, compresa la Chiesa di San Lorenzo.
“Continuano a verificarsi anche se lentamente  ulteriori piccoli cedimenti, così mi continuano a riferire i residenti che non sono per nulla tranquilli e si sentono abbandonati dalle istituzioni. â Riferisce Vullo – Un’ abbondante fetta della parete si era staccata nel febbraio scorso portandosi dietro marciapiedi, tombini e un paio di pali dell’illuminazione pubblica. Uno scenario che si commenta da solo â aggiunge Marco Vullo. Il tutto aveva portato in piena notte allo sgombero della palazzina al civico 5 di Via Favignana, rientrati dopo due settimane a seguito dei sopralluoghi della Protezione Civile Regionale che aveva garantito la stabilità dell’immobile. Da allora si attendono risposte, tutte legate ad un finanziamento in via d’urgenza. Urgenza che sembrerebbe stentare a trovare soluzione considerato il silenzio assordante attorno alla vicenda.
Non si può più aspettare, non c’è  tempo da perdere, occorre intervenire â osserva ancora il consigliere del gruppo âUniti per la Città â â serve una seria accelerazione dell’iter da parte degli Enti che, a vario titolo, risultano interessati all’emergenza, in modo da rendere esecutivo il progetto di consolidamento e da reperire i relativi fondi, necessari a realizzare le opere. Facendomi portavoce della paura con cui sono costretti a vivere quotidianamente i residenti della via Favignana – conclude Marco Vullo â rinnovo la richiesta di aiuto al Prefetto a cui ho fatto pervenire mezzo Pec una lettera di richiesta chiarimenti  affinchà©, in forza della sua autorevolezza e della sua riconosciuta sensibilità umana e istituzionale, possa imprimere un’accelerazione a questa vicenda che da anni si trascina pericolosamente senza trovare ad oggi, nonostante le mie ripetute prese di posizione e i mie costanti Sos, una soluzione positiva alla delicata e incombente questione di grande rilevanza socialeâ.
Ultima modifica: 30 luglio 2018
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